L’edificio, imponente ma ingentilito dalle eleganti forme classiche, è stato costruito tra la fine del settecento ed i primi anni dell’ottocento. La costruzione ha assunto l’attuale conformazione architettonica nel 1839, quando Pietrantonio Sipari ha acquistato il Palazzo. Da allora l’edificio è stato ininterrottamente abitato dalla famiglia Sipari fino al 2006, anno della scomparsa della Marchesa Maria Cristina Sipari, secondogenita dell'On. Erminio Sipari, ultima proprietaria del Palazzo.
All'interno della dimora, tra la fine del XIX secolo ed i primi decenni del XX secolo sono state ospitate personalità di rango elevato, quali il sovrano Vittorio Emanuele III, il Duca Amedeo d'Aosta ed altri membri della Casa Reale.
Il Palazzo, inoltre, è stato frequentato da esponenti del Governo ed alte personalità del mondo politico e culturale.
Dichiarato nel 1967 edificio di particolare interesse artistico e storico, quale testimonianza di architettura gentilizia dei secoli XVIII e XIX, con la sua impostazione architettonica di tipo tardo-rinascimentale, è stato sottoposto ai vincoli di tutela da parte della Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici per l’Abruzzo.
Nel 2021 e 2022 è stato deliberato dal Consiglio Direttivo della Fondazione Sipari un intervento di restauro del Palazzo Sipari che ne ha valorizzato le facciate ed i suoi fregi architettonici.